Sto leggendo meno di quanto vorrei perché il tempo non è mai abbastanza. E’ anche vero che nella lettura, come in molte altre cose della vita, la qualità è più importante della quantità. Da questo punto di vista il 2015 mi ha regalato delle letture qualitativamente soddisfacenti come avvenuto nei primi mesi dell’anno.
Ecco gli ultimi libri letti del periodo:
Lacci di Domenico Starnone
Libro comprato a “scatola chiusa” cioè senza quasi badare alla trama, dopo aver letto un paio d’interviste a Starnone su alcune riviste.
Starnone ha una scrittura fluida e ammaliante ma di Lacci resta proprio la storia, la vera protagonista. Ecco, quello che non si può dire a questo scrittore è che si diletti in puri esercizi di stile. La storia c’è ed è amara, a tratti cattiva, ma resta poi indelebile. Si parla di matrimonio, di rottura, ma soprattutto, quello che più mi ha colpito e segnato di questa storia è l’eredità che certe scelte si ripercuotano sui figli. Segnandoli e in alcuni casi spezzandoli.
Un libro illuminante che vi lascerà inizialmente quasi una brutta sensazione. Triste ma necessario al tempo stesso
1q84 Libro 3: Ottobre-Dicembre
Questo terzo e ultimo volume do 1q84 di Murakami mi attendeva da un bel po’ ma aspettavo di essere “chiamata”. L’ispirazione è arrivata ad Aprile accompagnata anche dalla paura che se avessi procrastinato ancora di più avrei dimenticato i dettagli dei precedenti due volumi.
Sicuramente più lento e dilatato del precedente, la storia poteva essere molto condensata, soprattutto nella parte centrale. Nonostante questo, la conclusione della trilogia è all’altezza delle premesse anche se abbastanza telefonata dall’inizio di questo volume.
Murakami ha sicuramente uno stile di scrittura ipnotica; ti ritrovi a leggere di gente che mangia, va al gabinetto, fa ginnastica, dorme in un ciclo continuo senza, di fatto, urtare il lettore. Sicuramente tornerò a leggere Murakami, la mia wish list è già stata aggiornata a tal proposito!
La Casa Tonda di Edrich
Questo libro ha vinto il book prize awards nel 2014 ma generalmente questo non mi spinge a comprare un libro al buio; è stata, infatti, la trama, durante un giro domenicale alla Feltrinelli a incuriosirmi molto. La storia degli Indiani d’America mi ha sempre interessato e soprattutto la vita nelle riserve, la Casa Tonda parla proprio di questo. Si traveste da giallo ma nel profondo è una storia di più ampio respiro scritta con il chiaro intento di denunciare una situazione drammatica ancora esistente; quella di moltissime donne native americane violentate da uomini bianchi, non appartenenti alla riserva e della situazione in cui i nativi americani vivono, costantemente trattati da cittadini di serie C. La casa Tonda è anche, allo stesso tempo, un libro di formazione, la voce narrante è quella del tredicenne Joe che si troverà a crescere e a venire a patti con la realtà: quella del razzismo, della prevaricazione e della disuguaglianza sociale. E’ un libro a cui ho continuato a pensare per molto tempo dopo la fine della lettura e sarà così per un po’.
Per Grazia Ricevuta Valeria Parella
Questa raccolta di racconti è stato un omaggio trovato a sorpresa in un ordine online di Minum Fax, fatto da mia sorella lo scorso anno. Non mi vergogno di dire che ho scelto di leggerlo per la sua brevità con la sbagliata convinzione che sarebbe stato leggero e veloce dopo l’impegno emotivo della lettura precedente. Sbagliato: veloce sì, i racconti sono solo quattro e sono brevi, ma leggero proprio no!
Per Grazia Ricevuta è una breve raccolta di racconti; alle storie fa da sfondo una Napoli tutt’altro che facile.
La Parella con la scelta di attualizzare la lingua al luogo in cui è ambientata, rende le storie raccontate vivide e privi di falsa retorica.
Una vera scoperta!
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