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The Handsmade Tale: ecco perchè dovresti vedere questa serie TV

22 Marzo 2019
The Handsmade Tale

Gestendo un portale di serie TV, sono molto informata sui nuovi prodotti televisivi prima che questi vadano in onda. The Handsmade Tale è una di quelle serie TV che attendevo da mesi, tant’è che per prepararmi al suo sbarco (a d Aprile 2017 in USA) mi sono letta per tempo i romanzo di Margaret Atwood dal quale è tratta la serie TV.

Sia il cast attoriale e tecnico, sia il progetto in sé mi avevano incuriosito sin dall’inizio e devo dire che a visione finita ormai mesi fa – l’ho visto in contemporanea USA e sono in attesa della terza stagione – la mia aspettativa è stata ampiamente ripagata. Sono passati due anni dal suo debutto e con due stagioni all’attivo, posso affermare senza dubbio che The Handsmade Tale è una delle la serie TV più interessanti degli ultimi anni. Se pur con qualche sbavatura e difetto, la serie TV tratta dal romanzo della Atwood resterà sicuramente nella storia della serialità.

Ma perché dovreste vedere The Handsmade Tale ?

La storia

Partiamo dal fatto che il materiale della Atwood è straordinario, illuminante e scioccante, non era però scontato che la resa in TV avrebbe avuto lo stesso impatto, anzi in linea di massima le trasposizione cinematografiche o televisive lasciano spesso straniti e delusi. Non è questo il caso di The Handsmade Tale che si rivela essere oltre che lucida e agghiacciante anche dolorosamente attuale.

Nella società inventata dalla Atwood le poche donne rimaste fertili sono costrette alla servitù sessuale, servitù su cui si regge l’intera dittatura. Non ci vengono risparmiate scene forti e di grande impatto emotivo. La serie riesce sin dalle prime battute a raccontare il forte disagio in cui le donne sono costrette a vivere. Nel momento storico e sociale in cui viviamo, in cui l’autodeterminazione del corpo della donna viene costantemente messa in dubbio e ridiscussa, questa serie va oltre il mero intrattenimento. Non a caso, l’abito delle ancelle, rosso come il sangue, è divenuto in USA un simbolo di lotta politica delle donne durante le proteste in Texas e Ohio per le proposte di legge contro l’aborto.

L’utopia che diventa distopia

La cosa, secondo me, più interessante è la motivazione da cui questa distopia prende le mosse. Nel mondo raccontato dalla Atwood la natalità è praticamente pari allo zero, le donne fertili sono veramente una stretta minoranza. La specie umana va incontro alla sua estinzione in breve tempo. Una setta integralista religiosa, stabilisce così che l’unico modo per salvare gli esseri umani è stabilire una servitù sessuale sulle poche donne in grado di riprodursi.

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I flashback che inframezzano la narrazione, sia durante la prima, ma anche nel corso della seconda stagione, mostrano la costruzione di questa dittatura e i piccoli passi in cui la libertà è stata pian piano strappata. Una ricetta per la pillola anticoncezionale necessità di una firma del marito per essere acquistata e via così, su questo tenore. Per queste ragioni, la visione di The Handsmade Tale è agghiacciante. Non solo per la violenza perpetua sulle donne, ma proprio per le fasi in cui una dittatura si costruisce da 0, senza che i cittadini si accorgano quello che effettivamente sta accadendo.

Il cast da 10 e lode

Una bella serie TV, con una buona sceneggiatura e una buona regia non sarebbe memorabile senza un cast ben calato nei ruoli. In The Handsmade Tale sorprende l’interpretazione di tutti, senza eccezioni. Ovviamente a lasciare senza fiato per a sua interpretazione è Elisabeth Moss, veramente spettacolare, non a caso ha portato a casa un emmy awards per questa interpretazione. Anche Alexies Bledel  ( se dico Rory di Gilmore Girls ?) è stata premiata per il suo ruolo tutt’altro che facile. Spicca anche Max Minghella, Ann Dowd e Yvonne Strahovski.

La regia e la fotografia

Il regista Reed Morano e il direttore della fotografia Colin Watkinson hanno lavorato per creare una tavolozza di colori opprimente, ma gradevole agli occhi.

Le divise rosse, indossate dalle ancelle per renderle distinguibili dal resto dei ruoli presenti nella società: le mogli e le Marte, creano giochi di colori d’impatto in una fotografia vivida e a tratti accecante nei colori. Tutto concorre a calare lo spettatore nel clima angosciante della serie TV.

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I premi e la critica

Se è vero che i premi non sempre sono sinonimo di qualità, in questo caso possiamo dire che sia la critica sia i premi, sono stati unanimi per The Handsmade Tale. La serie ha ottenuto il punteggio di 92 su 100 su Metacritic, il sito che quantifica in numeri le recensioni dei critici Usa. Per quanto riguarda i premi, The Handsmade Tale vanta 9 Emmy Awards e 2 Golden Globe.

Non hai proprio scuse, se non hai visto ancora questa serie TV allora devi proprio metterla in lista per recuperarla a breve. Se invece l’hai vista, dimmi nei commenti cosa ne pensi tu di The Handsmade Tale.

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