E’ evidente che c’è qualche problema nel comprendere il vero significato del termine “Femminismo”.
Piccola premessa: una donna non dovrebbe professarsi tale nel 2017, una donna è femminista per il semplice fatto che ci si augura che anni e anni di discriminazioni, di società iniqua, le donne un po’ si siano svegliate e abbiano preso coscienza della lotta perenne e costante che deve essere fatta.
Detto ciò ultimamente, vuoi per l’uso poco chiaro del termine, si sentono e leggono spesso strane dichiarazioni su quello che una donna che si professa femminista può fare.
L’ultimo caso, in ordine cronologico, è quello di Emma Watson. Ormai sono anni che l’attrice di Harry Potter, pubblicizza attivamente il suo femminismo e non scenderò nei dettagli su quanto possa essere utile e valido il “femminismo tumblr style”. Ben vengano donne giovani, attrici stimate dalle generazioni da formare, che si professano femministe senza paura di essere derise o giudicate.
L’idea nell’immaginario collettivo (medioevale e maschilista, aggiungo io) è che se una donna si professa femminista, allora non deve mostrare il proprio corpo in modo sensuale.
Ecco quindi, che la giornalista e speaker radiofonica del Julia Hartley-Brewer ha accusato Emma Watson di poca coerenza:
Emma Watson: “Feminism, feminism… gender wage gap… why oh why am I not taken seriously… feminism… oh, and here are my tits!” pic.twitter.com/gb7OvxzRH9
— Julia Hartley-Brewer (@JuliaHB1) 1 marzo 2017
“Emma Watson: il femminismo, il femminismo… il divario salariale tra uomini e donne… oh, ma perché non vengo presa sul serio… il femminismo … oh, e ecco le mie tette”
Ora, dove e quando è stato detto che una donna non può mostrarsi sensuale, curata e sexy e fare contemporaneamente discorsi femministi? Dal tweet della giornalista, sembra quasi che Emma Watson abbia posato nuda su playboy, invece la foto incriminata è proprio questa, in cui l’attrice appare con una porzione di seno scoperta:
Non so voi, ma io sono basita.
Se vogliamo parlare dell’uso sessualizzato dell’immagine della donna nelle riveste di moda, possiamo parlarne lungamente, ma qui è stato puntato il dito proprio sulla scelta dell’attrice di posare per una foto di moda che la ritrae non completamente vestita.
Questo è lo stesso identico discorso avvenuto durante il festival di Sanremo, quando Diletta Leotta si è presentata con un abito troppo “eccessivo” per molti, ed è stata criticata aspramente perché con quel vestito è andata a parlare in TV dei problemi di privacy e di cyberbullismo.
Non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna #sanremo2017
— Caterina Balivo (@caterinabalivo) 7 febbraio 2017
Quindi, abbiamo ancora in mente l’ideale di femminista, con l’uniciglio e camicia a scacchi che non si depila perché la società praticale lo ha implicitamente imposto?
C’è sempre qualcuno, purtroppo, che dice alle donne come vestirsi, come comportarsi e come essere e quando questo qualcuno sono altre donne, è sempre una sfida persa per tutte.
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