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I Macchiaioli – Le collezioni svelate, una mostra da non lasciarsi scappare!

31 Maggio 2016
Cristiano Banti, Ritratto di Alaide seduta in giardino, antica collezione Banti

Metti una domenica pomeriggio in cui la noia prende il sopravventato: sei stanca, ti vuoi rilassare, ma le scatole del cambio stagione incombono su di te. L’unico modo per non dover passare una domenica pomeriggio a piegare abiti e a prendere coscienza che il guardaroba estivo è tutto da rifare, è decidere di uscire e fare un po’ la turista a Roma.

La metà è stata subito chiara: Chiostro del bramante, mostra dei  I Macchiaioli – Le collezioni svelate. Vedevo la pubblicità ovunque da mesi e questa domenica è stata quella giusta per decidermi di andare a vederla.
Il Chiostro del Bramante te lo trovi davanti, passando per piazza Navona, così all’improvviso e la prima impressione è quella d’immensa pace, non si sentono rumori di traffico e per mia fortuna è anche poco frequentato; i turisti hanno scelto altre mete. Io che ho sempre paura di muovermi verso il centro nel fine settimana, vengo subito smentita.

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Una foto pubblicata da Maura Pistello (@kilijia) in data:


La mia visita è organizzata con la guida; quando vado alle mostre, anche quando conosco bene il pittore in questione, preferisco affidarmi a una guida audio o fisica; ritengo che si apprezzi veramente molto di più della visita e si esca arricchiti. Nel caso dei  I Macchioli Le collezioni svelate, credo che sia proprio indispensabile.
L’allestimento, infatti, non è strutturato sui pittori esposti, ma sui grandi collezionisti; i tre livelli del chiostro sono stati divisi in nove sezioni, ognuna dedicata ai collezionisti dei quadri esposti: Cristiano Banti, Diego Martelli, Rinaldo Carnielo, Edoardo Bruno, Gustavo Sforni, Mario Galli, Enrico Checcucci, Camillo Giussani, Mario Borgiotti.
La collezione esposta è unica e rara, alcuni dipinti sono esposti per la prima volta e forse l’ultima, poiché appartenenti a collezioni private. Sono presenti le opere, tra gli altri, di:Cristiano Banti,Federico Zandomeneghi,Odoardo Borrani,Oscar Ghiglia, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca, Giovanni Fattori

Ritratto della moglie Isa

Oscar Ghiglia Ritratto della moglie Isa 1902 ca. Olio su tela, 99×96 cm Collezione privata Credito fotografico: Antonio Quattrone –

Visitando questo percorso, è possibile oltre che scoprire dei capolavori dell’ottocento italiano, notoriamente messo in ombra da quello francese, comprendere il contesto storico dell’epoca e l’importanza dei mecenati; di appassionati all’arte e alla bellezza che hanno raccolto, acquistato e prima, in alcuni casi, sovvenzionato i pittori permettendogli di vivere con la propria arte.
Chiaro esempio di questo amore per l’arte è il recupero di Il Ponte Vecchio a Firenze (1879) di Telemaco Signorini recuperato sul mercato inglese da Borgiotti, che sfidò la paura di volare per raggiungere l’Inghilterra e acquistare il quadro. Punta di diamante e pezzo più pregiato della collezione esposta a Roma che non a caso chiude la mostra.

Ponte Vecchio-Signorini

Telemaco Signorini Il Ponte Vecchio a Firenze 1878 ca. Olio su tela, 152×130 cm Collezione privata

Personalmente sono rimasta stregata dalle “macchie di colore” di Borrani; che con le Cucitrici di camice rosse mi ha rapito totalmente; sono rimasta davanti al quadro per un tempo indefinito. Il potere di quest’opera, la sua intimata ci rimandano a un contesto storico che siamo soliti vedere rappresentato in altro modo.

I Macchiaioli-Odoardo Borrani, Cucitrici di camicie rosse (1863), già collezione Edoardo Bruno

Odoardo Borrani Cucitrici di camicie rosse 1863 Olio su tela, 66×45 cm Collezione privat

Stesso effetto lo ha suscitato, Raffello Senesi Pastura in montagna. Un olio su tela che comunica una grande serenità e tranquillità, per la precisione del tratto e la vividezza dei colori, da lontano sembra uno scatto fotografico.

I Macchiaioli-Serenesi, Pastura in montagna

Raffaello Sernesi Pastura in montagna 1861 Olio su tela, 26,2×82,5 cm Collezione privata

Il percorso è affascinante, interessante e non posso non consigliarvelo, farsi scappare questa occasione, soprattutto se abitate a Roma o dintorni, sarebbe un gran peccato..  I Macchioli – le collezioni svelate resterà al chiostro del bramante fino al 4 settembre, avete tempo quindi.

I Macchiaioli-Federico Zandomeneghi, Il giubbetto rosso, 1895 circa, antica collezione Camillo Giussani

Federico Zandomeneghi Il giubbetto rosso 1895 Olio su tela, 80×70 cm Collezione privata

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