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Somewhere il film di Sofia Coppola- e quindi?

20 Settembre 2010

Somewhere, premiato a Venezia con il leone d’oro, ultimo film di Sofia Coppola, era da 10 giorni che dovevo andare a vederlo oggi complice il brutto tempo sono andata allo spettacolo del tardo pomeriggio.

Parliamo appunto di un film che ha vinto il leone d’oro cioè non il Razzie Awards, insomma.Quindi è naturale avere un’aspettativa medio-alta, cavolo ne parlano tutti come di un capolavoro, anche se ricordo che alla proclamazione a Venezia qualcuno a storto il naso e io da brava esterofila ho anche pensato :- “che provinciali questi giornalisti, vogliono solo che vinca un film Italiano, del resto poco gli importa” e invece beh, io non ho visto nessun capolavoro. Brevemente: Jhonny è un attore conosciuto di Hollywood, vive in un albergo, è triste e depresso, conduce una vita sregolata priva di legami veri, in viaggio continuo per promuovere film.

Ha una figlia Clio di 12/13 anni a occhio, nei momenti che trascorrono insieme Jhonny sembra stare meglio, sembra apparentemente mettere radici, fin quando la figlia non parte per un campeggio estivo. Stop, il film si mozza con un finale inconsistente.

Tutto il film appare proprio inconcludente in realtà; la regia è lenta con riprese fisse, proprio per rendere l’idea del tempo dilatato in cui jhonny vive; l’apatia, la depressione sono ben resi e in effetti c’è un momento in cui sembra arrivare allo spettatore, ma poi si perde.
Il merito Somewhere di Sofia Coppola c’è l’ha, s’ ispira al film d’autore, emerge un forte realismo: l’attore conosciuto e amato dal pubblico americano, idolatrato – significativa e triste la scena in cui giunto in Italia viene scortato da polizia e bodygurd fino all’albergo ultra lussuoso.Purtroppo però si ferma lì, non arriva, se pur bravo Stephen Dorff, (perchè i primi dieci minuti lui è totalmente in silenzio) e anche figo, diciamocelo, non ha i mezzi per eccellere e dare qualcosa in più al film; per mezzi intendo, i dialoghi, praticamente inesistenti, uno svolgimento della storia.

Ma soprattutto una degna conclusione.

Delusione quindi!!

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